"Dal Casalone ai dintorni, sotto lo stesso cielo" (Bologna, 7, 12, 19, 21 e 26 luglio 2022)
CineCasalone: “Dal Casalone ai dintorni, sotto lo stesso cielo” (Bologna, 7, 12, 19, 21 e 26 luglio 2022)
Torna anche quest’anno a Bologna, con la sua decima edizione e in occasione di Bologna Estate, la rassegna cinematografica documentaristica del CineCasalone organizzata da Sofos APS Associazione di Promozione Sociale per la divulgazione delle scienze e in collaborazione con D.E-R, col patrocinio del Quartiere San Donato-San Vitale e il supporto del Comune di Bologna, della Città Metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna.
Cinque appuntamenti all’aperto da non mancare nel corso del mese di luglio, presso il cortile del Casalone (Via San Donato 149).
PROGRAMMA
giovedì 7 luglio 2022, ore 21.30
La luna di Kiev
di Marcella Piccinini (2007)
martedì 19 luglio 2022, ore 21.30
Shalom! La Musica viene da Dentro. Viaggio nel coro Papageno
di Enza Negroni (2017)
giovedì 21 luglio 2022, ore 21.30
Uberto degli specchi
di Marco Mensa e Elisa Mereghetti (2016)
martedì 26 luglio 2022, ore 21.30
Kevin – Will my people find peace?
di Elisa Mereghetti e Marco Mensa (2014)
Le proiezioni saranno precedute da una video pillola su Margherita Hack, in occasione del centenario della sua nascita. L’ingresso è libero e senza prenotazione. In caso di pioggia le proiezioni saranno annullate.
LA LUNA DI KIEV
Di Marcella Piccinini
Un pullman diretto verso Kiev ogni settimana parte da Roma per arrivare a destinazione dopo tre lunghi giorni. Le donne che noi “europei” chiamiamo “badanti” sono le viaggiatrici, un viaggio fatto di sole immagini che racconta il loro vissuto: il distaccamento dalla loro terra e dai loro legami; per venire in Italia. La storia che si vuol raccontare è la storia di donne, di una terra, di una nazione. Donne che vengono a curare i nostri anziani, raccontando di loro come di una seconda famiglia.
SHALOM! LA MUSICA VIENE DA DENTRO
di Enza Negroni
2017 Italia 58 min
Attraverso il racconto dei partecipanti al Coro Papageno, ideato da Claudio Abbado, lo spettatore entra in carcere, nella Casa Circondariale Dozza a Bologna. Si narra di come partecipare al Coro significa riscattarsi e di come la musica può salvare la vita, messa a dura prova da una lunga pena all’interno delle mura carcerarie.
UBERTO DEGLI SPECCHI
di Marco Mensa e Elisa Mereghetti (2016)
La storia dello scenografo Uberto Bertacca (Viareggio, 1936) è fatta di lavoro e creatività, passione e intuizione, artigianalità e immaginazione. Un percorso artistico che, nell’arco di oltre quarant’anni, ha toccato tutti i momenti fondamentali del Teatro italiano: dalla prosa, all’opera lirica, alla commedia musicale. Con incursioni nel cinema, nella televisione, persino al Festival di Sanremo, e collaborazioni all’estero, in Francia, Spagna, Germania, Olanda. Scenografie visionarie, provocatorie, sempre un passo avanti, che hanno lasciato il segno. E che in molti casi hanno fatto storia. Come i grandi registi con cui Bertacca ha collaborato: da Luca Ronconi (indimenticabili le scene dell’Orlando Furioso del 1969), a Giancarlo Sepe, da Garinei e Giovannini a Peter Del Monte, da Giuseppe Patroni Griffi a Attilio Corsini e a Mauro Bolognini, per citarne solo alcuni. Oggi Bertacca, un uomo dal carattere schivo e volitivo, che ha sempre rifuggito la notorietà, ha deciso di vivere la sua “terza età” lontano dai riflettori in una piccola cittadina della Tunisia. Qui la luce, il mare, il vento, e la semplicità di chi gli vive accanto creano per lui una nuova ambientazione, in cui l’artista che tra specchi, scatole nere, geometrie oniriche ha saputo creare la magia della realtà scenica, si guarda ancora una volta allo specchio, interrogandosi sul senso di una vita.
KEVIN – WILL MY PEOPLE FIND PEACE?
di Elisa Mereghetti e Marco Mensa
Il ritratto di Kevin Doris Ejon, reporter ugandese di 29 anni, nota per essere una dei pochi giornalisti che hanno incontrato e intervistato Joseph Kony, il leader delle milizie ribelli della Lord’s Resistance Army, che negli ultimi 25 anni ha disseminato terrore e morte nel Nord Uganda. Oggi Kevin si interroga sulle ferite lasciate dalla guerra e su un tema universale: il difficile cammino verso la pace e la riconciliazione. Come può un territorio tormentato da due decenni di guerra ritrovare il suo equilibrio sociale? Chi ha commesso e/o subito violenze può ricostruirsi una vita normale?
È possibile perdonare e dimenticare? Che ruolo hanno le donne nel processo di riconciliazione? Kevin intraprende un viaggio dalla capitale Kampala verso la sua terra natale, il Nord Uganda. Qui incontra gli ex-ribelli, le ragazze rapite e oggi tornate a casa, i loro genitori, le donne che portano sulla propria pelle le ferite della guerra.
Insieme a loro si interroga sulle reali possibilità di ricostruire la pace.